Sulle sponde dei fiumi che solcano il fondovalle, si svilupparono in epoche remote civiltà dove contadini, pastori e artigiani tendevano a creare comunità sociali autonome, che in perfetta simbiosi con la natura ne sfruttavano sapientemente le potenzialità, acquisendo straordinarie abilità atte a favorire la vita agreste. Nascevano così culture materiali che, profondamente radicate, hanno tramandato attraverso i secoli saperi che oggi si traducono in colture d’eccellenza, prodotti salutari e genuini, lavorazioni delle materie prime che conservano sapori e profumi capaci, da soli, di arricchire una tavola. In Irpinia, nell’area del subappennino dauno, due fiumi a carattere torrentizio, il Miscano e il Cervaro, segnano con le loro acque le due valli omonime, e si riuniscono al maggiore fiume Calore tracciando il cammino dal Tirreno all’Adriatico. Nella Valle del Miscano Casalbore e Montecalvo Irpino, in quella del Cervaro Greci, Montaguto, Savignano Irpino e Zungoli, sono i paesi che hanno ereditato la cultura delle antiche valli. Qui la popolazione vive seguendo ancora i ritmi a misura d’uomo, in paesaggi dove l’ecologia è una pratica naturale e la frenesia delle grandi periferie urbane appare lontana quanto vicina è la quiete dei boschi che circondano i borghi. Disegnano il paesaggio piccoli rilievi, ampi pianori, boschi misti e macchia mediterranea, piccoli laghi sulfurei, attraversati dai tracciati della romana via Traiana e del regio tratturo Pescasseroli-Candela, lungo i quali sono state scritte le storie della transumanza e dei traffici con la vicina Puglia e l’Oriente.
Le valli del Miscano e del Cervaro, regione dal cuore antico

Cosa gustare
Il comune di Savignano Irpino è rinomato per le tipiche Orecchiette, formato di pasta risalente al Medioevo, che si presentano con l’aspetto di una piccola cupola di colore bianco, con il centro più sottile del bordo e con la superficie ruvida. Una delle peculiarità delle orecchiette savignanesi è la loro delicata fattura all’uovo, esaltata da salse e sughi locali le cui segrete ricette si perdono nelle memorie e nelle dispense delle tante massaie. Sono realizzate a mano e la loro particolare forma è dovuta all’utilizzo combinato del pollice e dell’indice. Danno origine all’omonima sagra, la più antica d’Irpinia. Savignano Irpino è anche noto per la produzione del pregiato olio di Ravece, derivante dall’omonima cultivar anche conosciuta come Curatona o Olivona diventata la varietà simbolo dell’olivicoltura di qualità in Irpinia. L’elevato pregio dell’olio, infatti, ha attirato l’attenzione di diversi esperti e gli ha ottenuto molteplici riconoscimenti, primo fra tutti la DOP. L’olio Ravece si presenta con un colore verde più o meno intenso; il sapore abbina toni di amaro e piccante decisi ed equilibrati, perfettamente bilanciati dal sentore fruttato di oliva intenso, con chiaro aroma erbaceo e spiccate note di pomodoro verde, foglia di pomodoro e carciofo. Il gusto deciso lo rende prezioso nell’esaltare piatti rustici, zuppe di legumi, arrosti di carni rosse; le note vegetali ne suggeriscono un pregevole utilizzo perfino in pasticceria su dessert freddi. Savignano Irpino è noto, infine per la diffusa produzione di prodotti caseari, derivanti dal latte di razza podolica locale, di saporiti salumi e insaccati e di squisiti prodotti da forno.